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Casola2013 Underground

Underground vuole riassumere i concetto di ipogeo che va raccontato ed illustrato come parte integrante, meno visibile, del pianeta così come il mondo degli speleologi, delle associazioni, delle varie ricerche legate agli ambienti carsici e delle grandi esplorazioni. Si prosegue quindi idealmente il tema della divulgazione e degli approfondimenti tracciato nel 2010 da Geografi del vuoto, creando quindi i presupposti per proseguire il confronto su temi di grande interesse come: l'etica della frequentazione degli ambienti carsici ; il rapporto tra i Parchi carsici e la speleologia, il tema delle acque carsiche e della loro salvaguardia; la divulgazione del mondo ipogeo e delle grandi ricerche esplorative, anche attraverso le nuove tecnologie di documentazione 3D.


L’incontro, tutt’ora in fase di progettazione, avrà una articolazione dei contenuti simile agli incontri precedenti: convegnistica, immagini dalle grotte, resoconti esplorativi, mostre, laboratori, stand delle associazioni, aree fieristica, escursioni organizzate in grotta e nei percorsi del Parco della Vena del Gesso.

Un incontro a Casola nel 2013 rappresenta anche vent’anni di grande ospitalità che Casola ha sempre riservato agli speleologi. Nebbia'93 fu il primo grande incontro svolto a Casola Valsenio, che ha raccolto l'eredità di altri meeting e rilanciato con forza la voglia che la speleologia ha di raccontarsi e di narrare l'ipogeo. In questi vent'anni si è svolto ogni anno l'”incontro” itinerante della speleologia italiana, a Casola ne sono stati organizzati sei per circa 13000 presenze, con la qualità dei contributi sempre in crescita hanno fatto conoscere al pubblico e alle istituzioni la speleologia, le associazioni speleologiche e le loro attività, le grotte e il territorio carsico dei gessi. Nel 2006 la Società Speleologia Italiana ha consegnato a Casola la targa di “Speleopolis, città amica degli speleologi”.

Naturalmente la prossima manifestazione nel 2013 non vuole essere una celebrazione, bensì l’occasione di consolidare ed evolvere lo stretto rapporto tra la speleologia, Casola e i suoi cittadini.

Ci concediamo di pensare che tutti assieme negli anni abbiamo contribuito a una grande divulgazione delle attività e dei temi speleologici sviluppata non solo attraverso mostre ed immagini ma bensì attraverso il racconto, le relazioni personali tra gruppi, negli stand delle associazioni, nelle pillole di nebbia e nei laboratori. Sono stati sviluppati convegni sul scuole e formazione, tecnologie e materiali, etica, parchi, prevenzione e sicurezza. Gli ospiti internazionali, spesso nostri partner, si sono lasciati coinvolgere dalla speleologia italiana rappresentata pienamente in tutti gli incontri.

Vent'anni di speleologia a Casola quindi che si sono potuti realizzare soprattutto grazie alla grande collaborazione e la grande sinergia fra partner degli incontri, collaboratori e partecipanti.
E tutti coloro che si sono impegnati nell'organizzazione e nel supporto della manifestazione, che non finiremo mai di ringraziare.


 

… Si addentrarono nelle gallerie e, pieni di stupore,
esplorarono – riesplorarono – sale e meandri,
superarono strettoie e zone allagate,
lasciarono segni per non perdersi,
disegnarono mappe, scoprirono un mondo perduto
fatto di grandi vuoti, posti che narravano storie antiche
e toccavano corde ancestrali che
quei ragazzi neppure sapevano di possedere…
Fu in seguito a quelle scoperte che il borgomastro di Casola,
che erano uno grottesco mica poco, riunì il consiglio comunale
e, dopo un rapido consulto, il paese
decise di chiamarsi nuovamente Speleopolis.
All’unanimità.

Natalino Russo, Speleopolis-2013

 

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