Da venticinque anni, Casola Valsenio è un riferimento per gli incontri nazionali (e internazionali) di speleologia in Italia. Gli incontri degli speleologi in Italia si tengono ogni anno, dagli inizi degli anni ’80 e rappresentano un momento di condivisione, confronto e convivialità. Le presenze sono importanti, si tratta di circa, spesso oltre!, 2000 persone che convengono in un luogo, si incontrano, mostrano reportage, trasmettono idee, programmano esplorazioni e ricerche. Tutte le egide speleologiche e della montagna patrocinano e supportano l’evento, che si avvale di uno stretto rapporto con Amministrazioni Pubbliche, Enti, Istituti Universitari. Non è un congresso, ma sono presenti molti di coloro che si occupano di speleologia scientifica, per divulgare, fare conoscere e sensibilizzare su temi particolari (tutela degli ambienti sotterranei, riduzione dell’impatto ed etica frequentazione, progetti di ricerca sulla biodiversità ipogea etc.).
Casola Valsenio ha ospitato otto di questi incontri, il primo è stato Nebbia’93. Da subito si è prestata molta attenzione all’ospitalità e alla qualità della permanenza, cercando, nel limite delle risorse, di raggiungere standard prossimi all’eccellenza nei vari settori, dalla logistica tecnica alla distribuzione e gestione degli spazi conviviali.
Lo Speleobar, luogo di incontro, spettacolo e “geografia gastronomica” è stato ripreso in tutti gli appuntamenti e l’idea è stata esportata anche fuori dall’Italia. Anche per questa vocazione ad accogliere, la Società Speleologica Italiana (nel 2010, 60° anniversario della sua fondazione) ha assegnato a Casola Valsenio il titolo di “Speleopolis-Città amica degli speleologi”. Questa denominazione è diventata segnaletica stradale, connotando il comune e la comunità casolana. Nei sette precedenti incontri si sono, complessivamente, registrate oltre quindicimila presenze, con numeri significativi anche a livello internazionale. Difficile quantificare il tempo dedicato alle presentazioni, alle proiezioni, ai contest (spesso incentrati sulla documentazione audiovisiva), ai convegni, alle riunioni. Così come non è semplice calcolare gli spazi appositamente allestiti per mostre fotografiche, installazioni tematiche (v.”La fabbrica del Carburo” nel 2006) esposizione e vendita di tessuti e materiali tecnici. Gli incontri hanno avuto, e avranno, il loro logico baricentro nella speleologia, ma si è sempre avuto interesse a coinvolgere come graditi ospiti figure legate al mondo della montagna, all’esplorazione, alla cultura e alla divulgazione scientifica. Citiamo Fausto De Stefani, che ha salito tutti le quattordici vette più alte della Terra e ha avviato importanti progetti di solidarietà in Nepal e non solo; Kurt Diemberger, l’unico alpinista vivente ad aver salito per primo due ottomila; Franco Farinelli, geografo e apprezzato divulgatore; Stefano Benni, scrittore, saggista e anche attore; Michele Pontrandolfo, esploratore polare; Annibale Salsa, già presidente del CAI e antropologo.
A Casola 2018-Nuvole si farà il punto sullo stato dell’arte nella speleologia contemporanea, ci sarà un’invitabile riflessione sull’evoluzione tecnologica e sulle le nuove modalità di rappresentazione del mondo sotterraneo. Con la condivisione e il confronto nasceranno nuove idee e si esploreranno nuove possibilità di ricerca ed esplorazione speleologica. “Nuvole” è un termine scelto per indicare energia, fluidità… cambiamento.